Con questa norma, al fine di sopperire alla richiesta di fornitura di “cannabis terapeutica” derivante dal rapporto di fabbisogno accertato dalle autorità sanitarie nazionali, la Regione è autorizzata di concerto anche con le società private di procedere direttamente alla richiesta, presso il ministero della salute per l’avvio di progetti innovativi in convenzione, con oneri a carico del Fondo sanitario regionale, con le società presenti sul territorio nazionale e la cui produzione, in termini qualitativi e quantitativi, soddisfi i parametri richiesti dalle citate autorità.”
E’ un traguardo importante per la nostra regione – conclude Pullara – se consideriamo che la cannabis viene utilizzata per i pazienti affetti da patologie che implicano spasticità e dolore (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale) e ed è indicata per il dolore cronico; per nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia e terapia per HIV; con effetto stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia, in pazienti oncologici o affetti da AIDS.