Appare strumentale l’esposto querela presentato dal sindacalista nei confronti dell’assessore che
sembra avere come unico scopo la diffamazione nei confronti di tutti coloro i quali sono
costantemente impegnati, a vario titolo, nel comparto della formazione professionale ivi compresi
gli enti gestori.
Rappresentare all’opinione pubblica fatti opinabili, con ausilio di toni accesi e vocati allo ricerca
dello scontro, al solo scopo di far intercettare opacità gestionale o peggio ancora clientele e
affarismo che sono lontane dalla realtà, in un settore che ha già pagato negli anni scorsi un scotto
pesantissimo in termini di credibilità e di occupazione, significa diffamare tutti gli operatori della
formazione professionale compresi tutti i formatori che oggi operano in questo settore.
Gli enti di formazione professionale che noi con onore rappresentiamo al fine delle assunzioni
hanno sempre rispettato le regole emanando bandi pubblici a cui tutti possono partecipare,
compresi gli iscritti al Sifus, e ogni assunzione è stata fatta nel rispetto delle regole.
Di certo l’accusa mossaci dal segretario Grosso, in merito alle assunzioni clientelari, non ci
appartengono. I nostri i dipendenti hanno tutti i requisiti tecnici e professionali, lavoratori di
grande capacità, ed a loro viene regolarmente applicato il CCNL di settore previsto dalla norma
così come regolarmente verificato dagli ispettori del lavoro regionale i quali, come il segretario
Grosso ben sa, è eccellentemente coadiuvata dall’arma dei Carabinieri.
In merito alla proroga per la conferma dell’iscrizione all’Albo, siamo fermamente convinti che
questa serva esclusivamente per agevolare tutti i formatori già iscritti a concludere serenamente
la procedura di aggiornamento soprattutto considerata l’attuale emergenza sanitaria causata dal
covid-19 che non poche difficoltà ha creato a tanti operatori del settore.
comunicato stampa
Palermo 25/04/2020