Dopo l’audizione pubblica di ieri il sindaco Giacomo Tranchida ha sentito l’esigenza di ringraziare tutti coloro che, tra associazioni, comuni, enti, cittadini, giovani, donne, creativi, studenti, giornalisti, esperti di comunicazione, musicisti, hanno lavorato in questi mesi per il raggiungimento di questo primo traguardo. «Grazie anche al vostro vento di partecipazione – afferma Tranchida – intanto siamo arrivati a questo primo risultato. Un plauso anche agli uffici comunali che hanno lavorato in perfetta sintonia. Semmai ci sarà il riconoscimento a Capitale Italiana della Cultura 2022, si tratterebbe di un riconoscimento ad un patrimonio vivo, fatto di persone e condivise visioni».
«Il Comune di Trapani e il territorio circostante crede con entusiasmo e forza a questa candidatura, che è frutto di un lavoro lungo e intenso, fatto di passione e dedizione che non può essere perso e che noi tutti abbiamo il dovere di salvaguardare e valorizzare. Questo è un punto di partenza che vedrà sviluppare una serie di progettualità da condividere con tutti gli enti e le istituzioni della città e del territorio, con il Patto della Cultura Trapanese, ma anche con tutti coloro che vorranno far parte di questo percorso» così continua il sindaco di Trapani.
Anche l’assessore alla Cultura Rosalia D’ Alì ha espresso il suo pensiero. L’assessore ha ricordato le tappe del percorso che hanno portato alla candidatura. «E’ stata un’occasione molto emozionante per chi ha lavorato al progetto e per chi lo ha seguito da vicino – ha spiegato – il percorso è stato bellissimo e molto partecipato. Il nostro lavoro e il dossier, coordinato dalla professoressa Ignazia Bartholini, hanno ricevuto i complimenti da parte del Mibact che ha sottolineato il ruolo attivo della comunità nel processo di candidatura».
«Anche in questa fase di pandemia, stiamo dimostrando che siamo una comunità forte e determinata che crede con forza a questa opportunità. Siamo una grande comunità, mi auguro che Trapani possa diventare Capitale Italiana della Cultura 2022 per tornare a brillare in tutto il suo splendore. Aspettiamo il giorno della proclamazione» – così conclude Giacomo Tranchida.
Simona LICATA